
Mutui in picchiata e compravendite in calo: una fotografia che ha riguardato lo scorso anno e che sembra essere andata fortunatamente in soffitta, considerato che i segnali di ripresa sono da tempo nell’aria come dimostrano alcuni dati molto positivi formulati in relazione ai primi quattro mesi dell’anno.
Proviamo dunque a riepilogare che cosa sia accaduto lo scorso anno e quali siano i primi dati statistici relativi al nuovo anno.
I mutui casa, una ripartenza a lungo attesa
Come noto, il 2023 ha visto un calo significativo dei mutui erogati, con una diminuzione del 26% rispetto all’anno precedente. Il principale motivo è abbastanza noto: le famiglie italiane hanno dovuto affrontare un graduale aumento dei tassi d’interesse, soprattutto sui mutui variabili, con conseguenti rate mensili gradualmente più elevate fino ai picchi storici della serie statistica più recente.
Nonostante le difficoltà, però, l’accesso al credito per le giovani generazioni ha mostrato un trend positivo, spinto prevalentemente dalle agevolazioni dedicate agli under 36. I dati mostrano inoltre un calo del ricorso alle surroghe: un chiaro segno del fatto che le famiglie italiane già titolari di un mutuo da sostituire non sono riuscite a rinegoziare i mutui in corso di ammortamento con altri finanziamenti dalle condizioni più vantaggiose.
Nei primi quattro mesi, tuttavia, la tanto attesa ripartenza: i mutui casa sono in decisa crescita da gennaio, trainati dal miglioramento delle condizioni offerte sul mercato, con tassi fissi più bassi che hanno portato ad una ripresa delle richieste del 17% nei primi quattro mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2023.
Le compravendite, il calo del 2023 è dimenticato
Anche le compravendite di immobili abitativi hanno seguito l’andamento tracciato dai mutui, con un calo del 7% nel 2023 rispetto al 2022. La flessione è stata più marcata per le prime case, mentre le seconde case hanno sofferto in misura più contenuta. Ad aver chiuso il 2023 con il segno meno è stato anche il prezzo medio degli immobili, calato leggermente rispetto al 2022, attestandosi a 154.416 euro.
Come anticipavamo, però, i dati del primo quadrimestre del 2024 mostrano alcuni segnali di ripresa. Un report analitico di Facile.it e Mutui.it manifesta infatti un aumento del 17% delle richieste di mutuo rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre è dell’1,9% l’importo medio maggiore richiesto per un finanziamento casa. I primi quattro mesi dell’anno hanno inoltre portato in dote un aumento del 2% del valore medio degli immobili oggetto di mutuo. Un’evoluzione sicuramente confortante, legata al miglioramento delle condizioni creditizie, con tassi fissi sempre più bassi.
A questo punto è lecito domandarsi se il buon trend che abbiamo avuto modo di apprezzare nella prima parte del 2024 possa essere prolungato o meno anche nelle restanti stagioni. I segnali legati all’andamento del costo del denaro per i mutui casa sembrano essere sufficientemente positivi da far sperare che possano trainare nuovi volumi di richieste ma, ovviamente, per comprendere se il 2024 si chiuderà o meno con un deciso segno positivo bisognerà attendere ancora e, probabilmente, almeno la fine della stagione estiva.
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