
Il mercato residenziale immobiliare ha mostrato una significativa crescita nell’ultimo trimestre 2024, con un incremento nazionale delle transazioni del 7,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo notevole aumento, che segna un’accelerazione rispetto al +2,7% registrato nel terzo trimestre, ha portato il volume complessivo a circa 217.000 compravendite, superando di 15.000 unità i risultati del quarto trimestre 2023.
Roma sopra la media nazionale
Particolarmente brillante è stata la performance della capitale: a Roma le transazioni immobiliari hanno raggiunto quota 10.089 nel quarto trimestre 2024, evidenziando un aumento del 9,6% rispetto all’anno precedente, superando così la media nazionale e divenendo la grande città con la migliore prestazione.
La ripresa ha caratterizzato l’intero territorio italiano, con risultati particolarmente positivi nelle regioni del Sud e del Nord Est. Anche la superficie totale degli immobili oggetto di compravendita ha seguito questo trend ascendente.
Preferenze dimensionali degli acquirenti
L’analisi delle preferenze dimensionali rivela un interesse predominante per le abitazioni di metratura media: gli immobili tra 50 e 115 m² hanno registrato la crescita più significativa (+8,7%), seguiti dalle unità tra 115 e 145 m² (+8%).
Meno marcato è stato l’incremento degli appartamenti di piccole dimensioni (inferiori a 50 m²), aumentati del 4,5%, e delle abitazioni più ampie (oltre 145 m²), cresciute di oltre il 5%. A livello mensile, ottobre e dicembre hanno registrato i picchi di attività più intensi, con incrementi superiori al 9% a livello nazionale e una costante sovraperformance dei capoluoghi.
Il boom della prima casa
Il segmento della prima casa ha evidenziato un dinamismo particolare, con la percentuale di abitazioni acquistate da persone fisiche mediante l’agevolazione “prima casa” salita a quasi il 71%, segnando un incremento di 9 punti percentuali rispetto al quarto trimestre 2023.
Il supporto bancario ha finanziato il 41,5% degli acquisti effettuati da persone fisiche, beneficiando di un contesto favorevole caratterizzato da tassi d’interesse in diminuzione (-120 punti base su base annua), che ha migliorato l’accesso al credito immobiliare per numerosi acquirenti.
L’impennata delle nuove costruzioni
Un dato particolarmente rilevante emerge dall’analisi segmentata: le abitazioni di nuova costruzione hanno registrato un’impennata del 46% rispetto al quarto trimestre 2023, con circa 9.000 unità aggiuntive scambiate. Questo segmento ha raggiunto l’incidenza più elevata degli ultimi quattro anni, arrivando a rappresentare il 13% del mercato complessivo.
La crescita straordinaria è ampiamente attribuibile alla scadenza del “sismabonus” al 31 dicembre 2024, incentivo che ha offerto notevoli vantaggi fiscali per gli acquirenti di immobili commercializzati direttamente dalle imprese edili dopo interventi di demolizione e ricostruzione antisismici.
Mercato dell’usato e locazioni
Il comparto dell’usato ha mostrato una crescita più contenuta ma comunque positiva (+3,6%), con circa 190.000 abitazioni che hanno cambiato proprietario, confermando la robustezza strutturale del mercato. Nel settore delle locazioni, il quarto trimestre ha evidenziato una leggera flessione, con poco più di 240.000 abitazioni affittate.
La diminuzione ha interessato in modo equilibrato sia i comuni ad alta tensione abitativa (-0,4%) sia le altre aree (-0,1%). Nonostante la riduzione dei contratti, il valore economico del mercato degli affitti è aumentato del 3,7% a livello nazionale, raggiungendo circa 1,7 miliardi di euro, con una significativa concentrazione (75%) nei comuni ad alta tensione abitativa.
Il sentiment degli operatori
Il sondaggio congiunturale condotto tra gli agenti immobiliari evidenzia un netto miglioramento del clima di mercato. La percentuale di operatori che segnalano aumenti nei prezzi di vendita è salita al 17,3% (dal 12,4% precedente), sebbene in un contesto dove prevale ancora la stabilità delle quotazioni (70%).
Per la prima volta dopo oltre un anno, il saldo tra giudizi di aumento e riduzione dei valori è tornato positivo. L’88,9% delle agenzie ha intermediato almeno un’abitazione nel trimestre, il dato più elevato dall’inizio della rilevazione.
Efficienza del mercato e prospettive future
Gli indicatori di efficienza del mercato mostrano valori favorevoli: lo sconto medio rispetto alle richieste iniziali si attesta al 7,9% e i tempi medi di vendita a 5,7 mesi, entrambi ai minimi storici. La domanda mostra segnali di ripresa, con un significativo miglioramento nel saldo tra valutazioni di aumento e riduzione dei potenziali acquirenti. Le principali cause di fallimento delle trattative rimangono le divergenze valutative tra venditori e acquirenti. Continua a diminuire l’incidenza della difficoltà di accesso al credito come ostacolo alle compravendite, ora al 19%.
Nel comparto locativo, il 55% degli agenti segnala un incremento dei canoni rispetto al trimestre precedente, il dato più elevato mai registrato. Le previsioni per il trimestre successivo vedono il 42% degli operatori attendersi ulteriori aumenti, contro solo il 4% che prevede riduzioni. Le aspettative degli agenti, sia per il breve sia per il medio termine, mostrano un netto miglioramento rispetto sia al 2023 sia alla rilevazione precedente, indicando un diffuso ottimismo sulle prospettive del settore immobiliare italiano.
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